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Alvito, borgo ciociaro in Valle di Comino

Alvito: Un Borgo Incantevole nel Cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo

Un piccolo borgo adagiato su una collina, inizialmente noto come “mons Albetum”, dove perdersi tra itinerari storici, naturalisti ed enogastronomici. Il borgo di Alvito si presenta così, adagiato con le sue case sulle pendici del Monte Morrone e situato nella Valle di Comino all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Le Origini di Alvito

Le origini del borgo di Alvito risalgono alla seconda metĂ  del X secolo, quando i monaci benedettini fondarono il primo nucleo abitativo, noto come Civitas Sancti Urbani. Il nome Alvito compare per la prima volta nel 1096. Dal XIII secolo, il dominio di Alvito passò prima ai conti d’Aquino e successivamente alla famiglia Cantelmo, che ricostruĂŹ il castello dopo il devastante terremoto dell’Appennino.

Tra il XVI e il XVIII secolo, la Contea di Alvito fu oggetto di varie dominazioni. Nel 1739, l’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo VI d’Asburgo, conferĂŹ ad Alvito il titolo di cittĂ . Un momento significativo nella storia di Alvito fu nel 1919, quando fu istituita la prima colonia agricola per gli orfani dei contadini deceduti durante la prima guerra mondiale, che rimase operativa fino alla seconda guerra mondiale.

Oggi, il borgo è al centro di un processo di spopolamento a causa della continua emigrazione degli abitanti.

Il nome Alvito deriva dal Monte Albeto (Mons Albetum), una cima minore dell’attuale Monte Morrone. Il primo insediamento, la Civitas, era un possedimento della Terra di San Benedetto.

La Storia e la Magia di Alvito

Alvito è una cittĂ  fortezza, protetta da antiche mura circondate da ulivi, che si arrampica sulla collina verso i resti dell’antico maniero. Passeggiando per il centro storico, ci si immerge in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni angolo racconta una storia. Risalendo le scalinate in pietra, si raggiunge il Castello Cantelmo, con le sue torri cilindriche, dove la prima piacevole scoperta è il panorama mozzafiato sulla valle circostante.

Cosa Vedere ad Alvito

Passeggiando per i vicoli stretti del borgo di Alvito, è d’obbligo una visita all’Insigne Collegiata di San Simeone Profeta, risalente al 1101. Questa chiesa parrocchiale ospita il corpo di San Valerio, il protettore del borgo. Un altro luogo imperdibile è il Convento di San Nicola, che domina il borgo dall’alto. Risalente al Cinquecento, ospitò i francescani conventuali della cittĂ  e oggi è ricco di numerose opere d’arte volute da Clemente XIV, che gli valsero il soprannome di “piccolo Montecassino”.

Non può mancare una tappa al Castello Cantelmo di Alvito, un’antica fortezza che, nonostante i danni causati dai terremoti, mantiene la sua struttura militare medievale. Alcuni ambienti del castello sono in fase di ristrutturazione, ma durante l’estate, questo luogo suggestivo ospita eventi culturali come il Castello Reggae. Nei cortili interni è stata installata una voliera, aggiungendo un tocco unico alla visita.

Per gli amanti delle escursioni e delle passeggiate nella natura, Alvito offre numerosi itinerari che portano alla scoperta dei boschi circostanti, dove si può ascoltare il canto degli animali e respirare i profumi delle erbe selvatiche.

Nei dintorni di Alvito, è affascinante visitare i paesi “fantasma”. Passando per Cortignale e La Cappudine, antiche contrade del borgo, si possono ammirare tracce di storia che la natura ha spesso inglobato, creando un viaggio sospeso nel tempo tra le antiche comunità rurali.

Escursioni e Percorsi Naturalistici

Il centro storico di Alvito è il punto di partenza di numerose escursioni con percorsi adatti a tour in mountain bike, a cavallo, a piedi, e in inverno a escursioni con le ciaspole. Tra i percorsi naturalistici piĂš affascinanti, la passeggiata verso la suggestiva dolina Fossa Maiura, profonda circa cento metri, è un’esperienza indimenticabile. Un’altra escursione imperdibile è quella tra le vigne del Cabernet Atina DOC, che offre una combinazione perfetta di natura e enogastronomia.

Cultura e Tradizioni

Girando tra le piazzette e i vicoli stretti del centro storico, si può scoprire la storia che in questo angolo della Ciociaria ha lasciato tracce preziose. Alvito è circondato da piccoli centri “fantasma” abbandonati, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, le tradizioni, anche culinarie, mantengono viva la storia di questa zona chiamata anche “Terra di San Benedetto”.

Cosa Mangiare ad Alvito

Ad Alvito, la gastronomia è un viaggio nei sapori autentici della tradizione ciociara. Una delle ricette tipiche è il torrone ducato, un dolce risalente al Settecento, preparato con pasta reale, mandorle, zucchero e acqua. Un altro piatto tradizionale è il Pan’a moll, una zuppa a base di pane raffermo.

Per chi desidera assaporare i piatti della tradizione locale, ci sono numerosi ristoranti che offrono una cucina eccellente.

Dove Dormire ad Alvito

Nel borgo di Alvito ci sono svariate possibilitĂ  di pernottamento, adatte a tutte le esigenze. Si possono trovare strutture circondate dalla natura che offrono aree relax con spa, ideali per chi cerca un soggiorno rigenerante. Altre strutture, situate in zone perfette per praticare ciclismo, offrono anche un servizio di noleggio bici per esplorare i dintorni.

Per un soggiorno all’insegna del benessere, ci sono diverse opzioni dotate di vari tipi di camere e alloggi confortevoli. Nel cuore del borgo, sono disponibili anche numerose case vacanze, perfette per chi desidera immergersi nell’atmosfera locale e vivere un’esperienza autentica.

Come Raggiungere Alvito

Alvito è facilmente raggiungibile da Roma e Napoli. In auto, si può prendere l’autostrada A1 fino all’uscita di Cassino, da cui si prosegue seguendo le indicazioni per Sora e poi per Alvito. Chi preferisce il trasporto pubblico può optare per i treni fino a Sora e poi proseguire con gli autobus locali.