La Chiesa di San Lorenzo Levita e Martire fu costruita nel 1305 d.C. ma più volte ampliata e restaurata, conta tre navate, sagrestia, due cori e una cappella. All’interno vanta un organo a canne del Catarinozzi del 1739. Di grande interesse è il campanile dell’XI secolo di pietra lavorata con scala interna a chiocciola, probabilmente era una torre di avvistamento militare.
L’organo “Catarinozzi” risale al settembre del 1739, quando fu completamente rifatto per sostituire un organo più antico, ormai logoro e inefficiente, del quale fu mantenuto solo il corpo, risalente al Seicento. Una testimonianza dell’epoca riporta: “Opera del mai abbastanza lodato Don Cesare Catarinozzi della Terra di Affile”, rinomato organista dell’abbazia di Subiaco. È sufficiente menzionare che organi di chiese come Santa Maria Maggiore a Roma, Monte Uliveto a Napoli e l’Abbazia di Montecassino, tra molti altri, furono suoi lavori. La costruzione dell’organo fu finanziata dalle Cappelle del Santissimo Sacramento, del Rosario, di Sant’Antonio di Padova, di San Rocco, della Madonna del Carmelo e dall’Ospedale della parrocchia. Nel corso del XX secolo, l’organo è stato revisionato almeno tre volte. Negli anni ’80, con il parroco don Mario Bevilacqua, furono eseguiti lavori di pulizia e piccole riparazioni, ma furono anche apportate tre aggiunte: un nuovo registro, la “Voce Celeste 8”; un ventilatore elettrico per azionare automaticamente il mantice; e una console mobile con registri, tastiera e pedaliera collocata nella navata destra della chiesa.
