Chiesa di S. Maria del Ponte (S. Gennaro)

Le origini della Chiesa di Santa Maria del Ponte sono incerte. Per analogia tipologica rispetto a chiese del territorio (S.Maria degli Angeli di Casalattico), si può ipotizzare il XV o il XVI secolo. Anche l’analisi dell’affresco con “Vergine e Bambino”, un tempo posto sulla lunetta alle spalle dell’altare maggiore, staccato e restaurato qualche decennio fa e ora nella chiesa di Monforte, confermerebbe un’origine rinascimentale o tardorinascimentale.

Secondo alcuni studiosi, in particolare padre Michele Iacobelli, la chiesa, edificata in corrispondenza di uno strapiombo sul fiume Melfa, sarebbe nata sulle antichissime fondamenta di un tempio dedicato alla divinità pagana Mefite, particolarmente legata alle sorgenti e ai fiumi (vedi santuario di Canneto). Confermerebbe tale ipotesi il ritrovamento, nei pressi, di frammenti fittili e lapidei di origine romana e preromana, probabilmente resti di “ex voto”.

La chiesa, come oggi si presenta, è ad unica navata coperta con capriate in legno. Era preceduta da un nartece (portico) ,non più esistente, in corrispondenza dell’ingresso, coperto da un tetto a due falde inclinate.

La sua esistenza è tuttavia suggerita dalle tracce delle strutture di copertura sulla facciata e dagli alloggiamenti delle travi lignee nella muratura, ancora ben visibili.

La parete di fondo, in corrispondenza dell’altare maggiore, presenta un vasto arco cieco, visibile anche dall’esterno: probabilmente “arco trionfale” di una struttura absidale semicircolare mai costruita o crollata in qualche tempo. Sul lato nord si sviluppa una sagrestia, un tempo coperta con tetto inclinato ad unica falda, sovrastata da un campanile a vela, anch’esso privo di copertura.

L’antica denominazione dell’edificio sacro, S. Maria del Ponte, deriva dalla presenza del ponte romano sul fiume Melfa, distante poche centinaia di metri. Il ponte , ora poco visibile e coperto di rovi, data l’incuria di coloro che dovrebbero occuparsene, univa i territori di Casalvieri e di Casalattico. Attraverso di esso passava la via romana che giungeva a Casalattico e che poi, biforcandosi, si dirigeva a Mortale e Montattico, luogo in cui Tito Pomponio Attico , amico di Cicerone, possedeva una villa sin dal I secolo a.C.

Chiesa di S. Maria del Ponte (S. Gennaro)

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