Il Santuario di Gallinaro è intitolato a San Gerardo. Il Santo nacque a Silions, in Inghilterra nel 586.
Nel 629, con i compagni Folco, Arduino e Bernardo, decise di recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa per pregare sulla croce di Cristo. Dopo il lungo pellegrinaggio i quattro tornarono indietro, ma decisero di passare attraverso l’Italia. Approdarono nel Gargano per venerare San Michele Arcangelo e qui rimasero per ben nove anni per fare penitenza, quindi decisero di recarsi a Roma per onorare le tombe di S.Pietro e di S.Paolo.
Lungo il viaggio fecero tappa a Capua, a Cassino e poi a Gallinaro dove Gerardo morì di malattia. Stessa sorte toccò a Bernardo, Folco e Arduino i quali, ripresa la strada, morirono della stessa malattia (un violento attacco di febbre) rispettivamente a Rocca d’Arce, a Santo Padre e a Ceprano. Nelle stesse località furono seppelliti e successivamente resi patroni in virtù della loro riconosciuta santità . La festa di San Gerardo si svolge l’11 agosto, mentre il lunedì di Pasqua si festeggia la traslazione del suo corpo nella Chiesa Maggiore.
Il Santuario di S. Gerardo a Gallinaro, fu eretto probabilmente nella prima metà del XII secolo nel luogo dove era stato seppellito il Santo, ma la notizia storica più antica della chiesa risale al 1259 ed è contenuta in un testamento conservato a Montecassino nel quale si fa cenno ad un eremita del Santuario, Fra Rainaldo, che lascia le sue ultime volontà in relazione ai propri beni.
Nel 1685, in occasione dei lavori di riparazione dell’altare, furono ritrovate al suo interno le ossa di Gerardo.
L’edificio, come oggi si presenta, non è quello del XII-XIII sec., ma è radicalmente diverso a causa di distruzioni e terremoti.
Sostanzialmente si presenta secondo le ricostruzioni del XVII e XVIII sec, con numerosi restauri successivi condotti fino al 1972.
La facciata tardobarocca è del 1742, è tripartita da lesene verticali ed è sormontata da un fastigio semicircolare raccordato da volute. L’interno è articolato in tre navate coperte con botte, la centrale, e volte a vela le laterali.
La cupola sul presbiterio presenta affreschi dedicati ai quattro pellegrini realizzati nel ‘700 da artista di scuola napoletana: Gerardo, Bernardo, Folco e Arduino.
Chiesa di San Gerardo